Secondo il professionista vesuviano quei reperti archeologici che aveva in una casa ad Angri erano stati ereditati, per i carabinieri e la procura, invece, la documentazione esibita non era valida ed è scattato il sequestro. I militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli hanno sequestrato 125 reperti archeologici di particolare pregio, tra cui vasellame decorato, statuette fittili, utensili e oggetti ornamentali databili tra il IX sec. a.C e il I sec. d.C., ascrivibili in gran parte all’area campana, e 64 monete in oro, argento e bronzo databili tra il III sec. a.C. e il VII sec. d.C. I reperti più antichi potrebbero probabilmente arrivare da necropoli della Valle del Sarno, presumibilmente tra San Marzano sul Sarno, Sarno, Poggiomarino e Palma Campania, altri proveniente comunque dall’area campana. L’operazione è stata condotta dai militari dell’Arma specializzati nella tutela dei beni culturali capeggiati dal maggiore Massimiliano Croce che hanno operato d’intesa con la procura di Torre Annunziata anche alle porte della penisola Sorrentina.
Angri, avvocato nasconde in casa reperti archeologici
Il professionista ha dichiarato di averli ricevuti in eredità

- Pubblicato il 9 Marzo 2024
 - Tags: ANGRI, reperti archeologici
 
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