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Capaccio, ossa umane in spiaggia: ritrovati tibia e piede

di Andrea Passaro
Un turista tedesco a passeggio con il cane lancia l’allarme Con il Dna si tenterà il riconoscimento grazie alla banca dati nazionale
Capaccio, ossa umane in spiaggia: ritrovati tibia e piede

Macabro ritrovamento ieri mattina sulla spiaggia a Capaccio Paestum. Sull’arenile della località Licinella è stato infatti rinvenuto l’arto di una persona, probabilmente di sesso maschile. Si tratta in particolare di resti ossei di una tibia e di un piede, ancora inserito in una calzatura sportiva. A fare il ritrovamento e a dare l’allarme è stato un turista tedesco che stava facendo una passeggiata con il suo cane sull’arenile pestano. Ad un tratto ha notato una cosa strana, una volta avvicinato ha realizzato che si trattava di un resto umano. Metabolizzata la sorpresa, l’uomo ha lanciato l’allarme.

Una volta ricevuta la segnalazione, sul posto sono giunti i carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal luogotenente Giuseppe D’Agostino, coordinati dal capitano Giuseppe Colella. Avvertito il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno, questi ha disposto il sequestro dell’arto, azione posta in essere dai militari dell’Arma. Nelle prossime ore saranno compiuti gli accertamenti del caso per cercare di capire a chi appartenesse.

La procedura prevederà che il dna che verrà prelevato dalle ossa verrà confrontato con la banca dati a disposizione, con la speranza che si possa arrivare alla soluzione dell’enigma. La Banca dati nazionale, dall’istituzione nel 2017, presso la direzione centrale della Polizia Criminale del dipartimento della Pubblica Sicurezza ad oggi, ha analizzato il Dna di 200.000 soggetti e inserito 20.000 profili. Operativa sul piano internazionale, la Banca del Dna permette all’autorità giudiziaria e alla polizia giudiziaria di interrogare e ricevere interrogazioni di profili del Dna dalle omologhe banche di altri Paesi, così come previsto anche dal Trattato di Prüm che riguarda il rafforzamento delle misure di coordinamento in materia di indagini e prevenzione di reati. La Banca dati viene impiegata anche nella ricerca delle persone scomparse e nel riconoscimento di cadaveri non identificati.

Le ipotesi sono molteplici: potrebbe trattarsi di un migrante tra i tanti che hanno perso la vita nel Mediterraneo nel tentativo di fuggire dal proprio paese di origine e rifarsi una vita; la vittima di un omicidio; qualche persona morta annegata in altre circostanze. La speranza è che la banca dati possa fornire risposte ma questo potrebbe anche non accadere lasciando avvolto dal mistero tale singolare ritrovamento.

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