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Battipaglia, maxi-furto in parrocchia: sacerdote ferito

I cinque malviventi, il sesto faceva il palo, hanno svaligiato la cassaforte
Battipaglia, maxi-furto in parrocchia: sacerdote ferito

Maxi-furto in parrocchia a Battipaglia. Una banda di ladri ha svaligiato la cassaforte nella casa canonica della chiesa “San Gregorio VII”, nel cuore del rione Sant’Anna, e poi s’è data alla fuga, ferendo un sacerdote. I malviventi, probabilmente sei, hanno agito intorno alle 20:30, mentre in chiesa era quasi finita la celebrazione della via Crucis quaresimale. I malviventi si sono introdotti nella casa canonica attraverso la scalinata in ferro all’esterno dell’abitazione, che conduce alla terrazza sulla quale svetta il campanile. Hanno scardinato la porta in ferro della casa canonica, che affaccia sulla torre campanaria della chiesa, e si sono introdotti all’interno dell’abitazione.

Sono andati verso la cassaforte, distrutta con un flex, e l’hanno svuotata, impadronendosi d’ingenti somme della parrocchia – ancora in corso la quantificazione – e degli effetti personali del parroco. Proprio il curato, don Michele Olivieri, è sopraggiunto mentre i ladri avevano concluso l’opera: gli hanno chiuso in faccia la porta di casa sua. Nel frattempo i cinque malviventi – il sesto faceva da palo – si sono dati alla fuga attraverso il piazzale dell’oratorio. Il viceparroco, don Mirco Vitale, s’è lanciato all’inseguimento dei banditi, ed era quasi riuscito ad agguantare uno dei borsoni all’interno dei quali i ladri avevano stipato il danaro: il bandito, di tutta risposta, lo ha colpito ferendolo. Il giovane sacerdote è stato accompagnato in pronto soccorso all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia: ha rimediato delle lesioni a un dito. Nel frattempo i malviventi si sono dileguati a bordo di una vettura di colore scuro.

Sul posto sono sopraggiunti gli agenti del locale Commissariato della polizia di Stato, diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele, poi coadiuvati dagli uomini della Scientifica. Dovrebbero essere ausiliati pure dai poliziotti della Squadra mobile della Questura di Salerno.

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