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Le truffe per poche centinaia di euro non sono punibili

Lo ha deciso in una sentenza la Corte di Cassazione
Le truffe per poche centinaia di euro non sono punibili

Le truffe da poche centinaia di euro non saranno più punibili penalmente. Lo scrive in una sentenza la Corte di Cassazione che giustifica che la condanna per pochi “spiccioli” è inquadrabile in una condotta coperta dalla speciale tenuità del fatto. Per gli Ermellini la condanna non può essere ripristinata neppure se il colpevole ha fatto molti raggiri.

Con la sentenza 8979/24 del 1° marzo 2024 la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della Procura di Brescia. Nel caso di specie si denunciava il furto della postpay dopo aver rubato i 150 euro. Inutile per la pubblica accusa sostenere che la premeditazione della truffa esclude l’applicabilità della speciale tenuità del fatto. Ad avviso del Collegio, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che «il fatto particolarmente tenue va qualificato alla stregua di caratteri riconducibili a tre indici: le modalità della condotta, l’esiguità del danno o del pericolo, il grado della colpevolezza».

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