Peggio dell’epoca pre-pandemia: è l’estrema sintesi del report su tifo e violenza dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno che ha preso in analisi quanto accaduto nel corso della stagione 2022/2023, la prima (vera) annata in cui anche negli impianti sportivi sono cadute tutte le restrizioni previste per contrastare la diffusione del Covid. I dati del Viminale aprono uno spaccato preoccupante: il numero di incidenti, feriti e scontri è di gran lunga superiore rispetto a quanto calcolato nella stagione 2018/2019, l’ultima vissuta senza alcuna restrizione. Una recrudescenza degli scontri a cui hanno partecipato anche i sostenitori delle squadre dell’intera provincia di Salerno: fra gli episodi più rilevanti, infatti, la struttura del dicastero guidato dal ministro Matteo Piantedosi riporta anche fatti accaduti “a casa nostra”.
Gli episodi più rilevanti
Già nella premessa del dossier, l’Osservatorio rileva rispetto alla stagione precedente (2021/2022) «un peggioramento degli indici con particolare riferimento agli incontro con feriti e ai feriti tra le forze dell’ordine, soprattutto negli incontri dei campionati dilettantistici monitorati e negli incontri internazionali. Con riguardo alla stagione in esame, vanno, infine, rilevate alcune particolari e rilevanti criticità lungo le arterie autostradali, legate soprattutto al transito concomitante di tifoserie rivali lungo la stessa tratta viaria». Proprio a riguardo, uno degli episodi più significativi riguarda i tifosi della Cavese che, il 27 novembre del 2022, al rientro da Francavilla in Sinni, lungo l’autostrada A2 «attuando un vero e proprio blocco stradale – si legge nel documento – hanno aggredito i tifosi del Benevento che viaggiavano a bordo di un pulmino».