C’è anche il matematico e attivista salernitano Michele Mele tra le trenta persone di tutte le età, dai 25 agli 88 anni, cui il Presidente Sergio Mattarella ha scelto di conferire l’onorificenza al merito della Repubblica Italiana. Un prestigioso riconoscimento che verrà ufficializzato durante la cerimonia al palazzo del Quirinale in programma il 20 marzo alle ore 16,30. Il 34enne, ipovedente dalla nascita e ricercatore presso l’Università del Sannio, è stato inserito tra gli “eroi quotidiani” capaci di distinguersi «per il loro coraggio, per la vita dedicata al volontariato, l’impegno in favore della legalità, dell’inclusione, contro la violenza di genere».
Dopo aver combattuto contro i pregiudizi sia dall’inizio dei suoi studi accademici, Michele Mele ha saputo dimostrare con tenacia la falsità della tesi secondo cui le persone con problemi alla vista non possano avvicinarsi a materie scientifiche, in ossequio a un limitante e ormai obsoleto dogma che suggeriva per loro il solo impiego come centralinisti. La motivazione per il nuovo insignito dell’Onorificenza al Merito dal Capo dello Stato riconosce i valori della missione d’inclusione intrapresa ormai da tempo, e portata avanti non solo con il proprio esempio quotidiano, ma anche attraverso la pubblicazione di due libri di successo. «Per aver divulgato – si legge sul sito del Quirinale – con cura e precisione le problematiche delle persone ipovedenti e non vedendosi impegnandosi per eliminare le difficoltà e gli ostacoli». Già nel 2021, attraverso la scrittura de “L’Universo tra le dita”, infatti, Michele Mele aveva raccontato le gesta e le invenzioni di dieci tra i più importanti scienziati della storia ipovedenti e non vedenti da quelli del passato.