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Ucciso e sbeffeggiato, occhi puntati sul carcere di Santa Maria Capua Vetere

di Francesco Faenza
Solimeno, i carabinieri di Eboli identificano detenuto filmato
Ucciso e sbeffeggiato, occhi puntati sul carcere di Santa Maria Capua Vetere

Occhi puntati sul carcere di Santa Maria di Capua Vetere. Il videomessaggio contro Mario Solimeno sarebbe partito di lì. I carabinieri di Eboli hanno impiegato poco a dare un nome e un volto al detenuto che parlava del 29enne ucciso al rione Pescara nel settembre del 2022. La finestra con le sbarre e il passamontagna che copre solo in parte il volto del detenuto hanno già offerto le prime certezze agli investigatori. La denuncia di Rosanna Marotta, madre di Solimeno, è stata trasmessa alla Procura di Salerno. L’autore del video in carcere verrà denunciato per utilizzo di materiale tecnologico vietato. Trovandosi in un istituto di pena, l’uso di telefonini e altri strumenti di comunicazione (pc e tablet) non è consentito.

Come sia entrato il telefono cellulare in carcere, è un altro elemento d’indagine. Oltre la denuncia, per i video e le foto, il detenuto rischia il trasferimento in un altro istituto di pena. I messaggi raccolti sui social dalla Marotta non conterrebbero parole intimidatorie. «Chiedo rispetto per la mia famiglia. Quelle persone a Mario non lo devono proprio nominare», ha esclamato pochi giorni fa uscendo dall’ufficio del capitano Greta Gentili, a cui ha mostrato foto e video recapitati su Whatsapp.

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