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Alunno aggredito a Eboli: «Dov’era la maestra?»

di Francesco Faenza
Quando il figlio dell’ex politico è stato ferito, in classe c’era solo l’insegnante di sostengo. Pec di protesta alla dirigente
Alunno aggredito a Eboli: «Dov’era la maestra?»

Il figlio dell’ex politico aggredito in classe ha riportato ferite al labbro e al naso. Al figlio di un pizzaiolo, qualche mese fa, andò decisamente peggio. Gli venne sbattuto uno strumento musicale in faccia. Gonfiore enorme. Dolore asfittico. Rischio di perdere l’uso dell’occhio. Nella scuola media ebolitana, ieri mattina, si aggiornava la casistica di aggressioni e lesioni. La madre del bambino ferito ha chiesto un colloquio con la dirigente scolastica. Non c’era. Le scriverà una pec. Con tutte le rimostranze del caso. La madre dell’aggressore difende suo figlio: «È stato provocato e preso in giro. Ha reagito per legittima difesa». Il clima non è dei migliori.

L’indignazione

Ieri mattina all’ingresso della scuola media molti genitori erano indignati. Al momento del ferimento in classe c’era solo l’insegnante di sostegno. La prof titolare della lezione dov’era? Perché la lite non è stata bloccata sul nascere? Il clima non era tranquillo, ma già dall’anno scorso. Tant’è che diversi genitori hanno ottenuto il trasferimento dei loro figli in un altro istituto scolastico. Qualcuno avrebbe fatto pressione anche sui politici locali, per ottenere una raccomandazione. Chi aveva dei santi in paradiso, è riuscito a ottenere il trasferimento del figlio. Chi non conosceva politici o dirigenti scolastici, è rimasto dov’era. Nella bolgia della classe con tre feriti.

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