Eboli, Battipaglia, Pontecagnano: sono tante le realtà che compongono la Piana del Sele e sono diverse le difficoltà e i problemi che ciascun territorio, con le sue peculiarità, si trova a dover affrontare. Sono allevatori di bufale, coltivatori della quarta gamma e della frutta che rende la biodiversità del territorio salernitano la culla della Dieta mediterranea patrimonio dell’Unesco. E sono le istanze locali che incontrano quelle che, a livello nazionale, tutti gli agricoltori stanno portando avanti marciando pacificamente con i loro trattori.

Senza cibo, senza futuro
«Pane, latte e pasta: è la base dell’alimentazione che ogni bambino ha diritto ad avere in casa. Ma noi vendiamo pasta in tutto il mondo e poi nessuno tutela il nostro grano, anzi viene usato quello canadese trattato con diserbanti che in Italia sono vietati da 20 anni. Siamo qui perché è in discussione il futuro dei nostri figli ma anche di tutti i cittadini che non avranno più la sicurezza di mangiare cibo sano e controllato», spiega Michele Conte, titolare di un’azienda zootecnica di Battipaglia.
