L’Azienda sanitaria locale di Salerno affida all’Agenzia delle Entrate, servizio riscossione, il mandato per il recupero dei crediti, che ammontano alla cifra “monstre” di oltre 89 milioni di euro. Un vero e proprio tesoretto, che per svariati motivi l’Asl non ha ancora incassato e che, a questo punto, non si sa se riuscirà mai a farlo.
Scendendo nei particolari il credito complessivo deriva da 12,9 milioni di euro di ticket da recuperare e da 76,1 milioni di euro relativi ad altri crediti. La convenzione, naturalmente, non è gratuita e costerà alla casse dell’Asl ulteriori 891mila euro. La stipula dell’accordo con l’Agenzia delle Entrate si è resa necessaria in seguito alla decisione del giudice di Pace di Salerno che, con la sentenza n.25/2023 per tributi derivanti da controlli sanitari ufficiali ha “declinato la competenza a decidere – si legge nella delibera – a favore della Commissione Tributaria Provinciale di Salerno e per l’effetto ha revocato il decreto ingiuntivo opposto per l’omesso versamento” rilevando inoltre “l’impossibilità di agire in sede giudiziale per il recupero dei crediti, in quanto appartengono alla giurisdizione del giudice tributario”; rappresentando in questo modo “l’esigenza di stipulare una apposita convenzione con l’Agenzia delle Entrate Riscossione o altro agente della riscossione”.