Un braccialetto elettronico. Nella serata di mercoledì i carabinieri d’una delle stazioni alle dipendenze della Compagnia di Eboli (capitano Greta Gentili) lo hanno messo al polso dell’elettricista d’un piccolo comune della Valle del Sele, classe ’80, indagato per le presunte “frustate” a colpi di guinzagli e pompe dell’acqua bagnate che avrebbe sferrato ai figli, costringendoli a lavorare. I militari dell’Arma hanno eseguito ai danni del “padre-padrone”, difeso dal penalista Giuseppe Russo, un’ordinanza di misura cautelare firmata dal gip Annamaria Ferraiolo e richiesta da Mafalda Daria Cioncada, pm titolare del fascicolo.
Il divieto
Da 36 ore l’uomo è sottoposto al divieto d’avvicinamento alla moglie e ai quattro figli – ch’erano già stati mandati in una casa famiglia – e all’obbligo di dimora nel paese in cui vive. Un provvedimento che sarebbe scattato sulla scorta d’ulteriori segni di recrudescenza da parte del 43enne, che non ha accettato l’allontanamento dai suoi. Al punto tale da indurre il pubblico ministero e il giudice a disporre una misura cautelare ancor prima che giunga a conclusione l’incidente probatorio avviato il 30 gennaio scorso.