È stato quanto mai profetico il capogruppo di Forza Italia, Roberto Celano, quando – presentando un’interrogazione sulla questione – paragonava l’intervento dei box interrati a piazza Cavour alla vendita delle fontana di Trevi. «Il Comune – affermava il consigliere comunale – si è comportato come Totò che, in un famoso film, voleva vendere una delle fontane simbolo di Roma: ha ceduto, infatti, per 99 anni un diritto di superficie acquisito per 30. È inaudito…», chiosava. Ed effettivamente, Palazzo di Città, ad oggi, risulta ancora non essere proprietario del tratto di Lungomare attraversato dai binari dove sono già in corso i lavori per i box interrati ed è stata già finanziata la progettazione per la pista ciclabile.
Le interrogazioni
Insomma, il proprietario risulta essere ancora di Rete ferroviaria italiana che, a questo punto, chiede al Comune di chiudere la transazione per l’acquisizione dell’area un importo pari a 730 milioni di euro. La situazione è stata chiarita dopo la risposta alle diverse interrogazioni presentate nel tempo dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, il forzista Tullio Ferrante, nel corso dell’ultima Commissione Trasporti della Camera.