Ben 14mila campioni all’anno anatomopatologici da trattare, più altri 17mila campioni per gli screening cervico-uterini. Sono alcuni dei numeri della divisione specialistica di Anatomia patologica del Dea Nocera-Pagani-Scafati elencati dalla Cgil Funzione Pubblica per denunciare le «gravi criticità» del reparto operativo presso il Polo oncologico di Pagani. Il segretario generale Antonio Capezzuto e il coordinatore della dirigenza sanitaria Massimiliano Voza hanno sottoposto queste problematiche all’attenzione dei vertici dell’Asl Salerno, a partire dal direttore generale Gennaro Sosto. I sindacalisti chiedono «soluzioni», anche «in considerazione del rischio di contezioso per l’Asl con ricadute negative per l’immagine della stessa, in dipendenza sia del rischio di salute per gli operatori sanitari, sia per l’allungamento dei tempi di refertazione dei campioni e, quindi, di dilatazione dei tempi di diagnosi per i cittadini».
Liste d’attesa choc
La Cgil dà anche qualche riferimento alle liste di attesa a cui sarebbero sottoposti i pazienti che afferiscono al “Tortora”: «Tranne che nei casi urgenti in cui i campioni sono refertati entro 7 giorni, in molti casi» c’è chi ha «lamentato un tempo di attesa dei referti che va dai 60 ai 70 giorni». Questo è conseguenza del poco personale. «Servirebbe un collaboratore amministrativo o in subordine un O.S.S. per la registrazione dei campioni. C’è una carenza di tecnici sanitari di laboratorio biomedico da molti mesi, che è stata parzialmente alleviata dallo scorso 16 gennaio con il reclutamento di una nuova unità, che ovviamente ha bisogno di un periodo di formazione, mentre, un altro tecnico, già formato, è stato assegnato alla Farmacia di Pagani», si legge nella nota del sindacato. «I soli cinque tecnici presenti, di cui due beneficiari di legittima riduzione oraria per disposizione di legge, rappresentano un numero inadeguato per il carico di lavoro» che afferisce alla unità operativa complessa paganese.