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Salerno, stop al grattacielo nell’area Vitologatti

di Gaetano de Stefano
I giudici del Consiglio di Stato respingono il ricorso della “Filippi srl” che voleva trasformare l’area dell’ex stabilimento
Salerno, stop al grattacielo nell’area Vitologatti

Non nascerà nessun grattacielo nell’ex area della Vitologatti, a Fratte. A sbarrare la strada all’iniziativa privata, legittimando di fatto la decisione del Comune, è la IV Sezione del Consiglio di Stato (presidente Vincenzo Neri, consiglieri Silvia Martino, Giuseppe Rotondo, Ofelia Fratamico, estensore Luigi Furno) che respinge il ricorso presentato dalla “Filippi srl” (difesa dall’avvocato Marcello Fortunato), società di Brienza diventata proprietaria dell’area nel 2011 a seguito di un atto pubblico di compravendita con la società “Grandino costruzioni srl”, che l’aveva a sua volta acquistata a seguito della procedura fallimentare dell’opificio. I magistrati amministrativi d’appello, dunque, confermano la sentenza del Tribunale amministrativo regionale, ritenendo corretta la tesi del Comune, rappresentato dagli avvocati Nicola Comunale e Anna Attanasio.

Il “Pua negato”

Alla base del ricorso l’annullamento del provvedimento di rigetto del Tar dell’istanza di approvazione del Pua del 17 dicembre 2019, concernente la riqualificazione per uso residenziale dell’opificio produttivo dismesso, in base al rilievo che la destinazione residenziale del fabbricato, da sottoporre a recupero, non avrebbe potuto considerarsi compatibile o complementare con l’originaria destinazione produttiva dello stesso e che, quindi, l’insussistenza di tale condizione avrebbe impedito l’invocata applicazione della premialità. Perché, a detta dei ricorrenti, la legge regionale avrebbe consentito “il cambio di destinazione verso usi non produttivi, limitandosi solo a prescrivere destinazioni compatibili e complementari”.

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