«Chiedo perdono a chi ho deluso, siete invitati al mio matrimonio». Così don Antonio Romano nel messaggio di commiato rivolto ai fedeli di Chiusano San Domenico e non solo. Il parroco, dopo l’annuncio sulla decisione di svestire l’abito talare per amore di una donna, ha voluto congedarsi così dai tanti fedeli e amici che anni hanno accompagnato il suo percorso pastorale in provincia di Avellino, dove arrivò 23 anni fa dalla parrocchia di San Michele Arcangelo a Sant’Angelo di Mercato San Severino. Una scelta di rottura che ha incontrato gli elogi e la vicinanza di molte persone pronte a inondare di messaggi di solidarietà il sacerdote.
Il quale, spiegate le sue ragioni (da un lato un forte scetticismo per l’imposizione del celibato, dall’altro la volontà di vivere liberamente la sua relazione con una compaesana), ha chiesto rispetto e riservatezza per la sua privacy e quella della compagna, o per meglio dire futura moglie.
La lettera
In una nuova lettera aperta ha ringraziato i sostenitori senza lesinare stoccate a chi lo ha criticato: «In questi giorni mi avete inondato di auguri, di attestati di stima, di amicizia e di affetto che sono ampiamente ricambiati. Avete dimostrato molta più apertura mentale, comprensione e lungimiranza di quanto mi aspettassi. Mi dispiace per quei pochi individui senza cuore e senza umanità che non sanno fare altro che malignare, odiare, condannare e spettegolare. Per 32 anni, di cui 23 a Chiusano, ho dedicato il mio tempo e la mia giovinezza per servire Dio e la comunità cristiana. Avrei potuto sicuramente fare di più e meglio, ma anch’io ho dei limiti».