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Figli frustati per lavorare: il padre è sotto inchiesta

di Carmine Landi
Il pm: «Reiterate violenze con pompe e guinzagli ai minori e botte alla moglie»
Figli frustati per lavorare: il padre è sotto inchiesta

Maltrattati col guinzaglio dei cani e con la pompa dell’acqua, branditi a mo’ d’arma. Come fossero delle fruste. Infausta sorte che sarebbe toccata – condizionale d’obbligo – a quattro ragazzini (la più grande ha 16 anni, la secondogenita 14 mentre i più piccoli, due gemelli, sono 11enni) per mano del loro papà, classe ’80, indagato (lo assiste il penalista Giuseppe Russo) per maltrattamenti in famiglia ai danni dei figli e della moglie Maria (nome di fantasia). Reati, quelli ipotizzati da Mafalda Daria Cioncada, pm titolare delle indagini, che si sarebbero verificati in un piccolo comune della Valle del Sele fino al 20 settembre scorso, giorno in cui la moglie dell’elettricista – incensurato – ha sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione, coordinati dalla Compagnia di Eboli, agli ordini del capitano Greta Gentili. Non sono scattate misure cautelari a carico dell’uomo, mentre la donna e i quattro ragazzini sono stati collocati in una casa famiglia, sempre nel Salernitano.

L’incidente probatorio

La Cioncada, però, ha ottenuto dal gip Annamaria Ferraiolo la fissazione di un incidente probatorio: nel corso dell’udienza, con l’ausilio del perito incaricato (la neuropsichiatra Manuela Loggia), il magistrato assumerà le testimonianze di Maria e dei suoi ragazzi. Un’istanza, quella avanzata dal sostituto, accolta a metà, perché il pm titolare del fascicolo aveva domandato pure che venisse espletata una perizia sulla donna, ai fini d’accertare l’eventuale presenza di sintomi o disagi connessi agli eventuali maltrattamenti subiti o ad altro e di verificarne l’attendibilità. Richiesta rigettata dal giudice, che consultando gli atti d’indagine non ha riscontrato elementi che giustifichino la necessità d’una valutazione clinica della capacità a testimoniare d’una maggiorenne. I racconti resi da Maria e dai figli alla presenza del gip, ad ogni modo, diverranno prove cristallizzate da poter utilizzare in vista d’un eventuale processo che il 43enne potrebbe ritrovarsi ad affrontare.

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