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Oddati, quattro incontri sospetti a Roma

di Alessandro Mosca
Il funzionario salernitano ha ricevuto più volte altri indagati negli uffici della Regione. Il gip: «Consegna di soldi in via Poli»
Oddati, quattro incontri sospetti a Roma

«Le reiterate riunioni con Musella, Palmucci e gli altri finalizzate alla turbativa d’asta e gli analoghi appuntamenti con persone collegate alle fattispecie corruttive, sono state sistematicamente svolte nell’ufficio romano di Oddati in via Poli, in teoria destinato al suo incarico istituzionale di rappresentante della Regione Campania ma di fatto adoperato per conciliaboli, raccolte di denaro e altri accordi illeciti». È uno dei passaggi delle oltre 300 pagine d’ordinanza firmate dal gip Antonio Baldassarre dopo l’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza e dalla Squadra Mobile di Napoli sugli “affari sporchi” che hanno coinvolto anche Nicola Oddati, il 59enne salernitano residente a Battipaglia già rappresentante nazionale del Pd e, fino al blitz che l’ha portato in carcere, dirigente dell’Ufficio di Rappresentanza istituzionale della Giunta regionale della Campania e rapporti con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nomina arrivata dal governatore Vincenzo De Luca.

La misura

Nei motivi sulla misura cautelare in carcere, dunque, il giudice fa emergere lo spaccato in cui ha operato Oddati che ha utilizzato la sede romana di rappresentanza della Regione per portare avanti quegli “accordi” che, adesso, l’hanno fatto finire a Poggioreale.

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