Una pistola puntata alla tempia di Anna Borsa. Tempo prima dell’efferato femminicidio del primo marzo del 2022 nel salone di bellezza in via Tevere di Pontecagnano Faiano, il killer Alfredo Erra l’avrebbe già puntata contro l’ex fidanzata, a quanto riferito nel corso dell’udienza di ieri mattina da Alessandra, un’amica della 30enne uccisa. La testimone, esaminata ieri mattina dalle toghe della Corte d’assise del Tribunale di Salerno (presidente il giudice Vincenzo Ferrara) e da Marinella Guglielmotti, pm titolare delle indagini, s’è sottoposta alle domande dei magistrati e di Pierluigi Spadafora, avvocato dell’imputato.
Il racconto
La giovane ha raccontato di pregresse intimidazioni delle quali sarebbe venuta a conoscenza direttamente dalla vittima: Anna le avrebbe detto d’essersi ritrovata con una pistola puntata alla tempia. E le avrebbe raccontato pure maggiori dettagli sull’episodio della benzina: stando a quanto riferito in aula, la parrucchiera era in auto con Erra quando lui si sarebbe cosparso con del liquido infiammabile, gettandolo anche addosso alla ragazza, minacciando d’appiccare un incendio.