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Dodicenne rapita, l’incubo dello stupro

di Carmine Landi
La piccola di un comune limitrofo refertata a Battipaglia: segni di una datata violenza sessuale, indaga la Squadra mobile
Dodicenne rapita, l’incubo dello stupro

Incappucciata e sequestrata all’uscita da scuola, probabilmente neppure per la prima volta. E in ospedale emergono i segni d’una possibile violenza sessuale pregressa. È l’incubo che avrebbe vissuto Michela (nome di fantasia), una ragazzina di 12 anni che nel pomeriggio di lunedì, in compagnia della madre, ha varcato la soglia del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. La piccola non vive nella capofila della Piana del Sele: è d’un comune limitrofo, lo stesso che ospita la scuola all’esterno della quale si sarebbe verificato il presunto sequestro di persona.

Le indagini

Un episodio portato immediatamente all’attenzione del pm di turno, Carlo Rinaldi: le indagini sono delegate agli agenti della Squadra mobile di Salerno, agli ordini del vicequestore Gianni Di Palma, che lunedì sera, intorno alle 20,45, sono stati nel presidio di via Fiorignano di Battipaglia in compagnia degli agenti del locale Commissariato della polizia di Stato, diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele.

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