I giudici d’Appello stavano ancora scrivendo le motivazioni della sentenza con la quale, ai primi d’ottobre, avevano ridotto d’un anno la pena a tre anni e sei mesi che gli era stata originariamente inflitta in primo grado quando hanno dovuto firmare un nuovo provvedimento di custodia cautelare in carcere ai danni d’un pregiudicato bellizzese, N.S. le sue iniziali, che da domenica scorsa è in carcere a Fuorni di Salerno.
Il provvedimento
Il 39enne, assistito dal penalista Giuseppe Russo, era stato condannato per violazione di domicilio, evasione, detenzione di strumenti atti ad offendere e minacce ai danni dell’ex compagna, madre dei suoi tre figli. Lo avrebbe fatto di nuovo: questa l’accusa formulata dai carabinieri della Stazione di Bellizzi (maresciallo capo Mariano Giudice), coordinati dalla Compagnia di Battipaglia, agli ordini del capitano Samuele Bileti, che hanno segnalato le violazioni alla Procura generale. Le toghe del Collegio C della Corte d’appello – le stesse che stanno scrivendo le motivazioni del verdetto di secondo grado – a quel punto hanno sottoscritto l’ordinanza d’inasprimento della custodia ai domiciliari: così il 39enne è stato tradotto in carcere.