Quel bar realizzato all’interno della grotta del Buondormire deve essere rimosso, insieme alle strutture ritenute abusive dal Comune di Centola Palinuro. È questa la sentenza emessa dai giudici del Tar Salerno che hanno respinto il ricorso presentato dai legali di un noto hotel di Palinuro che, all’interno della sua proprietà, ha appunto la caratteristica spiaggia, una delle perle del Cilento. Per i giudici di Largo San Tommaso, infatti, dagli atti allegati al fascicolo da parte della società ricorrente, «non può in alcun modo sostenersi che il mutamento di destinazione d’uso della grotta in questione sia stato assentito dal punto di vista edilizio, paesaggistico, ambientale ed idrogeologico, dal momento che la documentazione allegata al ricorso nulla attesta in ordine al previo rilascio di un titolo edilizio legittimante il mutamento di destinazione contestato, né quanto alla previa acquisizione dei pareri delle autorità preposte alla tutela dei vincoli insistenti sull’area (Autorità di bacino, Ente Parco del Cilento e Sovrintendenza)».
Il vincolo paesaggistico
Insomma, secondo il Tar, «non risulta in alcun modo comprovato che il mutamento di destinazione contestato sia avvenuto da tempo risalente, in capo alla precedente gestione del complesso turistico, ed in data anteriore alla legislazione vincolistica citata nel provvedimento impugnato, che comunque costituisce sviluppo e specificazione delle disposizioni di legge con cui le bellezze naturali e paesaggistiche della frazione Palinuro erano state già sottoposte a vincolo ambientale».