Poco meno di 900mila euro. Per l’esattezza, 875mila. Danaro che il Comune di Battipaglia non è riuscito a spendere nel 2023 e non potrà più utilizzare: va restituito. Finirà nel mare magnum di fondi comunitari in disuso in Italia che, al tramonto d’ogni programmazione, ripercorrono a ritroso l’itinerario che li riporta a Bruxelles. Danno minore del previsto, ad onor del vero, perché quegli 875mila euro rappresentano poco meno dell’8 per cento degli 11 milioni di fondi Pics (Programma integrato città sostenibile) ch’erano a disposizione dell’amministrazione comunale. E per un 8 per cento in fumo, c’è un 92 per cento d’opere pubbliche rendicontate. Vale a dire poco più di 10 milioni di euro che Battipaglia alla fine è riuscita a spendere: considerando le condizioni nelle quali versava la programmazione appena sei mesi fa, il risultato non era scontato.
L’incompiuta
L’unica opera rimasta incompiuta è nel cantiere di via De Gasperi, nel cuore del rione Sant’Anna: ha la forma delle due palestre del nuovo istituto comprensivo “Fiorentino”. Entro la deadline – fissata per domani – da Palazzo di città sono riusciti a rendicontare circa il 50 per cento degli 1,75 milioni di euro destinati alla realizzazione delle strutture sportive al servizio della scuola. Croce nera su 875mila euro. Saranno restituiti alla Commissione europea, che approvò il Programma operativo per la Campania dei fondi europei di sviluppo regionale 2014/2020: includeva pure i Pics, divenuti un’autentica corsa contro il tempo alle porte della Piana del Sele.