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Salerno, l’agente infedele: «Sono ludopatico, non ho più un soldo»

di Alessandro Mosca
Droga in carcere e fuga con arresto, le dichiarazioni spontanee di Giugliano: «Chiedo scusa ai colleghi». La compagna ai domiciliari
Salerno, l’agente infedele: «Sono ludopatico, non ho più un soldo»

Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Annamaria Ferraiolo, Francesco Giugliano, “l’agente infedele” del carcere di Fuorni arrestato giovedì mattina dopo un rocambolesco inseguimento fino a Battipaglia dopo essere stato trovato in possesso di droga pronta a essere portata fra le celle di via del Tonnazzo, ha raccontato la sua verità. Ha reso delle dichiarazioni spontanee, il 56enne di Battipaglia ma residente a Salerno: ha riferito di essere ludopatico, di essersi giocato tutto e di aver avuto una reazione di cui si è sorpreso lui stesso. Poi ha chiesto scusa ai colleghi della penitenziaria e alle forze dell’ordine – contro cui ha puntato una pistola per sfuggire ai controlli e all’arresto -, precisando più volte che mai avrebbe fatto del male a dei servitori dello Stato tant’è che ha negato di aver “scarrellato” la pistola che ha impugnato prima a Fuorni e poi a Battipaglia.

Le parole al gip

«Non ho alcuna scusante», avrebbe detto al gip Ferraiolo nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenuto a distanza dal carcere di Santa Maria Capua Vetere a cui ha partecipato anche Mariacarmela Polito, il sostituto procuratore titolare dell’indagine, che visti i gravi indizi raccolti aveva chiesto la custodia cautelare in carcere sia per Giugliano che per la compagna, la 46enne di Nocera Inferiore Anna Maria Russo (entrambi sono difesi dall’avvocato Raffaele Francese).

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