Un danno erariale da 52.773,68 euro per i rimborsi di troppo al vecchio sindaco e al già dirigente tecnico. Ai quali andranno assommati gli interessi legali maturati dal dì di pubblicazione della sentenza di primo grado. A versare il danaro – di tasca propria – nelle casse del Comune di Battipaglia sarà Giuseppe Lullo, ex super-dirigente dell’Avvocatura municipale: nei giorni scorsi le toghe della Prima sezione giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei conti – presidente il giudice Massimo La Salvia, a latere la relatrice Giuseppina Mignemi, Carmela de Gennaro, Aurelio Laino e Beatrice Meniconi – hanno condannato il già funzionario comunale a pagare per i rimborsi riconosciuti al già sindaco Fernando Zara e al fu dirigente Massimo Panico.
Lo “sconto”
Per la verità, l’appello proposto da Lullo, difeso dall’avvocato Demetrio Fenucciu, contro la sentenza dei giudici di primo grado (quelli della Sezione campana della Corte dei conti), depositata a ottobre del 2021, è stato parzialmente accolto, nel senso che il fu capo dell’Ufficio legale municipale ha semplicemente ottenuto uno “sconticino” di 9.551,51 euro sui 62.321 che avrebbe dovuto versare in ottemperanza al verdetto delle toghe partenopee: il danaro espunto, infatti, non è mai stato contestato dal pm contabile di Napoli, ed è l’unico punto sul quale si sono trovati d’accordo l’avvocato appellante e Adriana Parlato, viceprocuratore generale della Corte dei conti.