Nel giorno dell’ennesima operazione anti-droga in carcere a Salerno che ha coinvolto un agente della polizia penitenziaria, in tribunale sono arrivate le prime condanne per la maxi-operazione dello scorso maggio che ha permesso di smantellare alcune piazze di spaccio e fermare l’introduzione di cellulari e droga all’interno della casa circondariale di Fuorni. Ieri, davanti al giudice Vincenzo Pellegrino, si è tenuta l’udienza in cui sono state definite le posizioni degli imputati che avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato.
Le pene
Il tribunale, dopo aver rigettato le richieste di patteggiamento, ha condannato a 10 anni e 4 mesi Giovanni Venosa, a 7 anni e 10 mesi Flavio Gammarano, a 2 anni Veneranda Ruocco e a 1 anno e sei mesi di pena Giuseppe Graziano Dente mentre sono stati assolti dalle accuse Maddalena Cavallo e Alessandra Treglia. I giudici hanno riconosciuto l’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti per molti degli imputati ma, in ogni caso, hanno comminato delle pene inferiori rispetto alle richieste dalla Procura.
Il rito ordinario
Sempre ieri, poi, sono stati definiti gli scenari anche per chi ha deciso di essere giudicato con il rito ordinario: è stato disposto il rinvio a giudizio per 60 persone ritenute aver fatto parte dei vari gruppi attivi nella struttura detentiva di via del Tonnazzo sgominati nella maxi operazione della scorsa primavera coordinata dalla Dda di Salerno. A fine gennaio si terrà l’udienza.