«Mio marito era geloso, ha tentato di strangolarmi. Aveva continui sbalzi di umore. Rompeva le suppellettili in casa. Per questo motivo sono andata via, appena lui si è recato in Trentino per lavoro». Sono alcune frasi della denuncia della parrocchiana dell’Alto Sele, finita sotto i riflettori per un presunto flirt con il parroco di Oliveto Citra. Il sacerdote da due mesi si è dimesso dall’incarico religioso, comunicando al vescovo di Salerno la sua intenzione di tornare allo stato laicale.
Il racconto
La donna vive nella Piana del Sele, con i tre figli: «Ho lasciato mio marito perché minacciava di distruggermi. A telefono, anni fa, gli raccontarono che avevo una relazione con un collega di lavoro. Conclusa la telefonata, mio marito mi ha spinto contro il lavandino, tentando di uccidermi». Lo strangolamento è fallito. La pressione psicologica, no: «Mi diceva che si sarebbe ammazzato se lo lasciavo. Per questo motivo per tanti anni non sono andata via di casa» scrive la parrocchiana nella denuncia. A telefono, giorni fa, la donna rivelò che «solo il prete di Oliveto Citra era riuscita ad aiutarla».