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Maiori, ragioniere muore per un corto circuito

di Salvatore Serio
Il fumo denso che si è sprigionato nell’abitazione non ha dato scampo ad Antonio Civale
Maiori, ragioniere muore per un corto circuito

Tragedia nella serata di sabato quando ha perso la vita Antonio Civale, stimato ragioniere del paese costiero, a seguito di un incendio che si è sviluppato nella sua abitazione al piano terra di fronte al lungomare. La colonna di denso fumo nero che è scaturita probabilmente a causa di un corto circuito è stata avvistata dagli avventori di un locale presente a pochi metri dalla casa del conosciuto professionista, che hanno immediatamente fatto scattare l’allarme. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Maiori che hanno spento le fiamme ma per il 78enne non c’è stato nulla da fare. Con ogni probabilità la causa del rogo sarebbe un corto circuito partito dalla stanza da letto. Le fiamme nel giro di pochi minuti hanno distrutto l’abitazione al pian terreno, strappando dall’affetto dei suoi cari la vita di Antonio Civale.
Il professionista si era trasferito in quel bilocale da poco tempo per far fronte alla sua disabilità agli arti inferiori.

Il dolore di un’intera comunità

Decine le persone che si sono assiepate sul lungomare e hanno assistito atterriti a quei tragici minuti. Sul posto anche i carabinieri della locale stazione, coordinati dal capitano Alessandro Bonsignore, che al termine delle operazioni di spegnimento hanno effettuato un sopralluogo dell’appartamento rinvenendo il corpo senza vita del ragioniere steso sul letto. L’abitazione è stata quindi posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti. L’ente comunale ha ricordato così Civale, uomo molto apprezzato nella cittadina della Costiera Amalfitana e che amava profondamente il suo paese: “La nostra comunità si è svegliata sgomenta per una notizia terribile. Antonio Civale non è più tra noi. Da sempre impegnato nella vita politica e sociale della nostra cttà, ci ha lasciato un professionista stimato e padre amorevole nel più triste ed inspiegabile dei modi. Di lui porteremo sempre con noi il ricordo di quando, in un passato non troppo lontano, animava le estati maioresi nello storico bar Santa Rita, lo stesso luogo da dove il destino ha voluto che salutasse per l’ultima volta la sua amata Maiori“.

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