Il dado è tratto: il via libera della Soprintendenza e della Regione Campania alla cessione dei primi cespiti immobiliari ereditati dal marchese Giovanni Ruggi d’Aragona da parte dell’Azienda Universitaria – che ha subito fatto scattare l’asta per 14 abitazioni nel centro storico di Salerno – rischia di provocare un “effetto a catena”. Dopo l’ok alla vendita della parte meno nobile di Palazzo Ruggi, è attesa la risposta anche per altre sei strutture già fatte stimare, le case di largo Montone fra cui è compresa anche quella che fa da tetto a Santa Maria de Alimundo, l’antica chiesa del Comune abbandonata da anni e per cui è pronta a farsi avanti la Fondazione Scuola Medica Salernitana.
La cessione
La possibilità di cedere i beni anche in presenza dei vincoli storico-culturali certificati dalla Soprintendenza, dunque, non sembra porre paletti pure per gli altri cespiti che l’Azienda intende cedere. Ma queste procedure, presto, potrebbero moltiplicarsi. Anche perché il “Ruggi”, in un futuro prossimo, si ritroverà nel suo patrimonio un altro mastodontico tesoro.