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Il Ruggi cede i tesori del centro storico

di Alessandro Mosca
L'Azienda vuole vendere Santa Maria de Alimundo. La Fondazione Scuola Medica Salernitana ne chiede la gestione
Il Ruggi cede i tesori del centro storico

«È una battaglia di civiltà». L’animo sanguigno di Enrico Indelli esce tutto fuori mentre osserva il degrado che circonda “nostra signora delle macerie”, come è stata ribattezzata qualche anno fa la chiesa di Santa Maria de Alimundo. Uno dei tanti gioielli nascosti del centro storico da qualche tempo è tornata agli onori delle cronache dopo che l’Azienda Universitaria Ruggi ha deciso di chiedere alla Regione Campania l’autorizzazione per cedere tutto ciò che circonda l’antico luogo di culto di proprietà del Comune di Salerno e sottoposto a vincoli della Soprintendenza. Gli uffici di via San Leonardo, infatti, nel solco delle prescrizioni arrivate dopo un’ispezione del Mef che aveva segnalato la gestione anti-economica del patrimonio immobiliare, hanno avviato una serie di ricognizioni per comprendere il valore dei tanti lasciti accumulati nel corso dei secoli dall’entità che rappresenta la principale struttura sanitaria della città d’Arechi.

Gli immobili

E dopo aver chiesto alla Regione Campania l’autorizzazione per cedere la parte “meno nobile” di Palazzo Ruggi, l’Azienda Universitaria ha sollecitato di nuovo gli uffici di Palazzo Santa Lucia per ricevere l’ok a mettere sul mercato gli immobili di sua proprietà di largo Montone e di salita Intendenza Vecchia. Fra questi, oltre ai “simboli” di una delle piazze più caratteristiche della parte antica della città, c’è anche la struttura che – di fatto – rappresenta il tetto della chiesa di Santa Maria de Alimundo.

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