Doveva essere uno dei tasselli fondamentali per rafforzare la battaglia contro gli abbandoni illeciti di rifiuti. Un’arma contro chi, in spregio a tutte le regione, continua a sversare immondizia creando delle vere e proprie discariche. E, invece, la nuova fase dei controlli del territorio cittadino con l’uso delle fototrappole si è arenata nel pantano della burocrazia.
L’intoppo
Non è bastato, infatti, che l’assessore all’Ambiente, Massimiliano Natella, redigesse un nuovo regolamento votato dal Consiglio comunale la scorsa primavera, né che la ditta selezionata per la fornitura sia accreditata per questo tipo di operazioni e nemmeno che la gestione sarà in capo a una partecipata del Comune stesso: tutto si è bloccato davanti alla necessità di tutelare la privacy.