Rubano una cassaforte, di giorno, in casa, aprendo la porta di ingresso, come se avessero le chiavi. I danni ammontano a 40mila euro. Nel caveau c’erano bracciali, collane e anelli di famiglia. D’oro e d’argento. Tutti oggetti preziosi. Accantonati dopo le feste, per essere indossati di nuovo, tra Natale e Capodanno. La vittima è un’insegnante in pensione. Madre di tre figlie. Solito copione, solito piano. I ladri hanno atteso sul marciapiede. Come l’anziana donna è uscita di casa, un gruppo è salito nell’appartamento. Una persona è rimasta in basso, a fare il “palo”. Pronto a lanciare l’allarme, se fosse rientrata la signora.
Il raid
Nessun segno di effrazione. Nessuno inquilino ha sentito i ladri “strappare” la cassaforte dalla parete. I malviventi hanno agito con un flex e con altri strumenti da scasso. Il rumore era notevole, eppure nessuno ha sentito niente. I vicini sul pianerottolo, gli inquilini al piano superiore e inferiore. Di mattina, nell’affollato condominio, ci sono oltre trenta famiglia. Nessuno si è accorto di niente, per l’ennesimo furto in casa a Eboli. O forse quei rumori saranno stati “confusi” con dei lavori in casa.