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L’inferno del Cpr: salernitani nei guai

di Salvatore De Napoli
L’inchiesta della Procura di Milano sul Centro per migranti gestito dalla società “Martinina srl”: coinvolti madre e figlio
L’inferno del Cpr: salernitani nei guai

Sulla carta doveva essere un centro di permanenza per i rimpatri modello; e invece era un girone infernale. L’inchiesta sul Cpr di Milano ha messo nel mirino la gestione da parte di una ditta di Pontecagnano, la “Martinina srl”, amministrata dalla 73enne salernitana Consiglia Caruso, ma di fatta gestita dal figlio 49enne Alessandro Forlenza. Ieri le perquisizioni nella sede della società e al Cpr di Milano che era finito più volte al cento di inchieste giornalistiche e di relazioni ispettive dei parlamentari Gregorio De Falco e Nicola Fratoianni.

L’indagine

Alle porte del Centro e delle abitazioni di Salerno hanno bussato i militari della guardia di Finanza del Nucleo di polizia economico finanziaria di Milano. Tra le mani il decreto di ispezione firmato dai pm Giovanna Cavalleri e Paolo Storari nell’ambito dell’indagine su frodi nelle pubbliche forniture proprio sulla gestione di centro di permanenza di via Corelli nel capoluogo lombardo.

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