Anziana vive in un clima di violenza nella sua abitazione dove il figlio e gli spacciatori che gli forniscono le sostanze stupefacenti vogliono fare di tutto per allontanarla dall’appartamento. Continuano le violenze psicologiche da parte di un uomo nei confronti della propria madre che vive nella zona orientale della città.
La casa distrutta
Una casa sfasciata, una famiglia che ha dato fondo a tutte le sue riserve economiche. Di rilievo, provenendo da un professionista benestante defunto alcuni anni fa. Una storia culminata con la richiesta di intervento di un’ambulanza. I medici del 118, chiamati per stabilire la necessità del ricovero ospedaliero dell’anziana residente, non solo non l’hanno ravvisata ma hanno anche effettuato una segnalazione alle forze dell’ordine di quanto accadeva in quell’abitazione. L’equipaggio dell’emergenza sanitaria, infatti, ha trovato l’anziana in condizioni di salute sostanzialmente buone, certamente non necessitante di andare in ospedale, ma era molto impaurita. In più, in casa c’erano porte e specchi rotti, un degrado ambientale, sporcizia e una situazione di disagio notevole. Sarebbe stata proprio l’ultrasettantenne a riferire ai sanitari che quel degrado erano colpa del figlio e dei pusher che lo rifornivano di stupefacenti, arrivati anche a rompere alcuni mobili e porte. Negli ultimi tempi, inoltre, questi ultimi avrebbero picchiato il figlio, minacciato la madre e danneggiato la loro vettura.
Un patrimonio dilapidato per la droga
Tranquillizzata la signora dopo un’ora di assistenza di fatto più psicologica che altro, l’equipaggio del 118 ha poi passato il caso alle forze dell’ordine. La vittima non ha avuto bisogno di cure farmacologiche e l’attivazione, ossia la chiamata di emergenza al 118 riguardava fatti non veri. Sarebbe stato il figlio a chiamare il servizio di emergenza sanitaria, per far portare la madre in ospedale e lasciare mano libera agli spacciatori nell’appartamento. Al momento dell’intervento dell’ambulanza, non c’era nessuno nell’appartamento tranne la donna e il figlio, mentre un’altra persona si sarebbe allontanata poco prima del loro arrivo. Nel corso degli anni, sempre a dire della donna, sarebbe stato dilapidato un patrimonio, lasciato dal marito defunto. Soldi perlopiù spesi per acquistare stupefacenti. Attualmente, le mira degli spacciatori sarebbero rivolte all’appartamento, con il figlio della signora incapace di opporsi e totalmente in balia dei pusher.