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Appello di una mamma: «Mio figlio autistico ha diritto a vivere»

Il 15enne Desio è un caso grave: «L’Asl ha approvato il piano terapeutico ma i centri convenzionati non lo vogliono»

«Chiedo solo ciò che spetta ad un disabile grave per consentire a lui e alla sua famiglia di poter sopravvivere e di continuare a maturare miglioramenti del suo stato di salute…». Monica Pecoraro dedica tutta la sua vita al figlio 15enne, autistico grave, come ha stabilito anche la specifica commissione dell’Inps. Nonostante la malattia oncologica di cui è affetta da dieci anni, Monica non passa momento senza seguire il suo Desio, come lo chiama affettuosamente, pur essendo stata abbandonata dalle istituzioni.

Il dramma

Purtroppo, il padre del ragazzo è deceduto prematuramente e Monica è rimasta da sola ad affrontare le enormi difficoltà legate alla condizione del figlio, burocratiche ed economico finanziarie. In solo quattro ore libere al giorno, quelle durante le quali suo figlio è a scuola, deve riuscire a risolvere tutti i problemi che si presentano dalla conduzione dell’habitat, alle esigenze del figlio, dal regime alimentare, abbastanza costoso, ai prodotti farmaceutici e non necessari ai bisogni speciali associati alla condizione autistica.

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