«Si spendono 75mila euro per installare la statua d’una bufala alle porte di Battipaglia e contemporaneamente si calpestano i diritti dei bimbi con disabilità». Affondo di Angelo Di Tore, presidente dell’Adi, l’Associazione diversabili insieme, in prima linea nella battaglia – appena intrapresa – di genitori ed educatori contro la decisione del Coordinamento istituzionale del Piano di zona S04-1 (Battipaglia capofila, Bellizzi e Olevano sul Tusciano consorziate), che ha calato la mannaia sull’assistenza specialistica scolastica erogata agli alunni con disabilità. Fino allo scorso anno disposta in ottemperanza ai Pei, i piani educativi individualizzati, che prevedevano, d’alunno in alunno, un fabbisogno settimanale tra le 18 e le 32 ore.
Famiglie in trincea
Adesso l’orientamento dei sindaci è diverso. Entro il 15 gennaio, infatti, stando ai dettami del Piano di zona, i Glo, i Gruppi di lavoro per l’inclusione degli alunni con accertata disabilità, e soprattutto i neuropsichiatri Asl, dovranno limitarsi a definire tre livelli – lieve, medio e grave – in base ai quali verranno riconosciute cinque, sette e 10 ore. «Vorrà dire – preannuncia Di Tore, che s’è già confrontato con i genitori sull’argomento – che faremo causa». La delibera non sarà impugnata «perché per noi quell’obbrobrio, adottato contra legem, è già di per sé nullo».