Marco Aiello è comparso in videoconferenza. L’idraulico battipagliese, 40 anni, in carcere per il femminicidio della moglie 37enne Maria Rosa Troisi , ha partecipato da remoto all’udienza nel corso della quale Antonella Ciccarella , sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, ha chiesto al giudice Giancarla D’Avino – che s’è riservato – la decadenza dalla responsabilità genitoriale. Una prassi a seguito di delitti tanto atroci.
Solo brevi dialoghi con i bimbi
L’indagato – che ieri mattina non era assistito da avvocati – s’è limitato a riferire, che gli aveva chiesto se parla o meno con i figli, delle sue chiacchierate con i bambini, una piccola di nove anni ed uno di sei, per pochi minuti il sabato mattina. E quando, all’esito delle richieste avanzate dal pm, il giudice gli ha chiesto se avesse qualcosa da aggiungere, ha risposto di no. L’istanza della Ciccarella è volta ad ottenere la decadenza del 40enne dalla responsabilità genitoriale. Il sostituto procuratore, inoltre, ha domandato un sostegno psicologico per i bambini – attualmente già seguiti dalle assistenti sociali del Comune di Battipaglia e da due professioniste nominate dalla Procura – e d’effettuare delle valutazioni sull’idoneità dei nonni paterni, attualmente affidatari dei piccoli che sono tutelati dalla curatrice Rosanna Carpentieri. Si sono costituiti anche i fratelli solofrani della vittima, assistiti dall’avvocato Norma Marranzini: gli zii, che vivono stabilmente a Londra, non possono farsi carico dei nipoti, ma il loro legale ha rappresentato una disponibilità di massima in tal senso da parte d’una loro familiare, una professionista 35enne di San Michele di Serino. Ovviamente, però, tutto passa per mezzo d’una formale presentazione dell’istanza e per adeguate valutazioni a cura delle assistenti sociali. Nelle prossime ore il giudice scioglierà la riserva.
La conferma della gravidanza
Nel frattempo proseguono le indagini della Procura ordinaria sul femminicidio. Nei giorni scorsi, Licia Vivaldi, pm titolare dell’inchiesta delegata ai carabinieri della Sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Battipaglia, ha ufficialmente ricevuto la consulenza tecnica a firma di Luigi Mastrangelo, il medico legale che s’è occupato dell’autopsia sulla salma della 37enne. La relazione mette nero su bianco le indiscrezioni emerse: quando Aiello ha sferrato le tre coltellate – una fatale – al collo di Maria Rosa, la donna aspettava un bambino. Era al terzo mese di gravidanza. Inchiesta ancor più delicata: gli inquirenti dovranno appurare se si tratta d’un duplice omicidio e se l’idraulico (assitito dagli avvocati Giovanni Giuliano e Pierluigi Spadafora ) sapeva del feto.