Operazione antiterrorismo, nei guai due minorenni. Ci sono anche due minorenni italiani nel network di estremisti di destra attivo in tutta Europa, smantellato con un’operazione internazionale coordinata da Eurojust ed Europol. Sei i Paesi interessati, informa la Polizia, diversi i membri del gruppo perquisiti e cinque gli arrestati, distribuiti su tutto il territorio europeo in una rete occulta, pronta a commettere in ogni momento atti violenti contro ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”.
Le indagini in Italia
In Italia, l’attività ha visto impegnati per diversi mesi gli investigatori del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia Postale e della Digos di Torino, diretti dalle Procure per i minorenni di Torino e Salerno, con il coordinamento della Procura nazionale Antimafia e Antiterrorismo e, per i profili di carattere operativo, della Direzione centrale della Polizia di prevenzione e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
La rete dell’odio
I due minorenni italiani, particolarmente attivi nella pubblicazione di frasi d’odio xenofobe e antisemite, erano transitati inizialmente all’interno del network. Poi avevano aderito a un altro gruppo Telegram di matrice neo-nazista, attestato su posizioni più teorico-ideologiche e meno militanti sul piano operativo. Ai due – indagati in stato di libertà – sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari. Al minorenne di Torino sequestrate anche alcune repliche di armi softair, un pugnale con impressi effigi e simboli del nazismo nonché riproduzioni di segni distintivi delle forze di polizia. Le indagini, attraverso l’analisi dei dispositivi digitali, proseguiranno al fine di ricostruire le diramazioni ancora occulte del network e i soggetti ancora ignoti e potenzialmente pericolosi.