Sul tetto non c’è una tegola. Quando piove, l’acqua scivola nella mansarda, danneggia mobili e vestiti. Poi scende in basso. Ai piani inferiori, dove vivono tre famiglie. Notte da incubo in corso Garibaldi. I violenti temporali hanno impregnato le pareti: «L’acqua è arrivata nelle prese della corrente – racconta Antonio Del Pilato – abbiamo dovuto staccare tutto. Siamo al buio, viviamo con le torce elettriche». Sotto la mansarda allagata c’è la stanza del figlio disabile di Antonio. È allagata pure quella. Muffa, cattivo odore, pareti umide. Il pavimento è coperto di asciugamano. Tutte gonfie d’acqua piovana. Buio e cattivo odore. I danni crescono di temporale in temporale.
L’appello alle amministrazioni
«Abbiamo chiesto aiuto all’ex sindaco Cariello. Non ci ha risposto. Ci siamo rivolti al sindaco attuale, ma nemmeno Conte ci ha risposto». A casa di Antonio sono arrivati i vigili del fuoco. Hanno sigillato la mansarda, dichiarata inabitabile. E sono andati via. Confermando che sul tetto non c’è più una tegola. Un paio di volte sono passati i vigili urbani. Hanno visto e verbalizzato lo sconcio. E sono andati via. Dei tecnici comunali, nessuna traccia. Delle ditte convenzionate, nemmeno l’ombra. «Ho parlato con Conte a luglio – riparte Antonio – mi ha detto che se non paghiamo l’affitto, non ci faranno i lavori. Dai 10mila euro del 2015 ora i danni saranno triplicati». Ma voi perché non pagate l’affitto? «Perché dal 2016 siamo senza tetto. A ogni temporale ci allaghiamo. Il sindaco Cariello ci disse che avrebbe provveduto lui. C’era anche Di Benedetto (ex vicesindaco) quando ci promise l’intervento». Qualche temporale dopo è arrivato Mario Conte. Situazione sempre uguale: «Insistono che dobbiamo pagare l’affitto. Noi siamo pronti. Ma solo dopo che ci hanno aggiustato il tetto. Da martedì sera siamo di nuovo senza corrente elettrica. Ho vergogna di ospitare le mie nipoti piccole. In casa si respira aria malsana. Mio figlio è disabile. Il Comune ci gira le spalle».
Inquilini morosi
Le tre case comunali di corso Garibaldi vennero assegnata nel 2000. Sei anni dopo, si notarono le prime infiltrazioni d’acqua in mansarda. Nel 2015 una tromba d’aria scoperchiò il tetto. Da allora a ogni temporale c’è un allagamento. «E Conte ha anche il coraggio di chiederci l’affitto. Venisse a viverci lui qui. Per rendersi conto in che condizioni siamo». Antonio ha discusso invano anche con altri assessori della giunta Conte. Il risultato non cambia. «Siamo morosi, non abbiamo pagato, ma qui rischia di crollarci tutto addosso. Il sindaco a luglio mi ha fatto parlare con un muratore. Doveva venire a fare il sopralluogo a casa. Lo stiamo ancora aspettando».