Che si tratti di uno dei giorni dedicati al ricevimento degli utenti oppure di uno di chiusura al pubblico, la pressione sull’Ufficio Casa del comune di Salerno è costante. Si tratta di una platea variegata di persone che devono “sanare” situazioni di morosità per non essere mandate via dalle loro abitazioni, di chi tenta di avviare il riscatto della propria casa cercando di far quadrare i conti. Chi rischia di trovarsi per strada e cerca un’alternativa e c’è chi, invece, un alloggio non ce l’ha anche se ne avrebbe diritto. Tanti differenti utenti con un unico minimo denominatore: la disperazione.
Tantissime richieste ma appena 5 case
Perché senza una casa su cui poter contare, è difficile immaginare qualsiasi prospettiva di futuro. E, stando ai numeri dell’ultima graduatoria degli aventi diritto a un alloggio popolare, le richieste sono 1.200 mentre gli alloggi nel capoluogo attualmente a disposizione sono appena cinque. In realtà, di questi appartamenti, uno è stato già pre-assegnato mentre gli altri quattro avrebbero la necessità di interventi preliminari. Perché, ed è qui che si trova il primo inghippo, non basta che l’Acer, l’Agenzia regionale che ha preso il posto di Iacp, dichiari un appartamento libero, è necessario che sia reso anche abitabile perché possa essere assegnato.
Il ricorso al Tar che blocca i lavori
Per tentare di superare questo scoglio, l’Ufficio Casa è riuscito a spuntare una soluzione provvisoria per cui è prevista, appunto, una pre-assegnazione nelle more che i lavori per rendere di nuovo abitabili gli immobili siano conclusi e per scongiurare eventuali occupazioni. Interventi che l’Acer, per alcuni casi, aveva anche programmato con un bando per “il recupero e la riqualificazione di alloggi non agibili da assegnare”. La gara d’appalto è stata anche aggiudicata ma la ditta seconda classificata ha presentato ricorso al Tar: ora, dunque, tutto è fermo in attesa che i giudici amministrativi si pronuncino.