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Corruzione aggravata: indagati Iervolino, Fimmanò e Mieli

L'inchiesta della Procura di Napoli: udienza preliminare per 7 persone il prossimo 24 novembre
Corruzione aggravata: indagati Iervolino, Fimmanò e Mieli

Concorso in corruzione aggravata. Questo il reato per il quale la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per 7 indagati. Tra questi Danilo Iervolino, già al vertice dell’Università Pegaso e attuale presidente della Salernitana calcio, l’avvocato Francesco Fimmanò e Mario Miele, all’epoca dei fatti membro del Cda dell’Università Mercatorum sempre riconducibile a Iervolino, componente del Cda della Salernitana calcio. Il gup ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 24 novembre.

Gli altri indagati

Insieme a Iervolino, Fimmanò e Miele sono indagati il segretario generale del sindacato Cisal Franco Cavallaro, di Dinami, in provincia di Vibo; il segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, di Roma; Fabia D’Andrea, di Roma, all’epoca dei fatti vice capo di Gabinetto del ministro del Lavoro; Antonio Rossi, di Marsala.

Le ipotesi di reato

Cavallaro, secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Napoli, al fine di ottenere la scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal avrebbe corrotto Ferrari e D’Andrea con alcuni “favori”. In particolare (d’intesa con Miele), Cavallaro avrebbe richiesto a Iervolino l’assunzione di Rossi (figlio della Ferrari) quale professore dell’Università Pegaso. Cavallaro è poi accusato di aver pagato una vacanza a Tropea alla Ferrari e al marito, oltre al noleggio di una barca e regali come una borsa di pregio e una cravatta al marito della Ferrari. Avrebbe poi “sponsorizzato” due persone di interesse della D’Andrea.

Il Patronato

La scissione parziale del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal, ottenuta il 18 gennaio 2018, per i pm, avrebbe consentito la conservazione dello status di Patronato con conseguente mantenimento in favore di entrambi delle sovvenzioni pubbliche, delle sedi e del patrimonio in loro possesso. In caso di scissione totale, invece, tali benefici sarebbero stati tutti persi. Parti offese nell’inchiesta il Ministero del Lavoro, il Patronato Inpal e l’Università telematica Pegaso.

La precisazione

In riferimento alla richieste di rinvio a giudizio da parte della procura di Napoli per vicende di corruzione che vedono tra gli indagati anche l’imprenditore Danilo Iervolino, presidente della Salernitana, Università telematica Pegaso in una nota precisa che “si tratta di eventi precedenti l’attuale gestione, e per i quali è stata fornita piena collaborazione alla procura, che ha qualificato Università Pegaso come parte lesa. L’ateneo si riserva di ricorrere in tutte le sedi a propria tutela”.

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