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Scafati, smaltimento fanghi: ok dalla Regione

Palazzo Santa Lucia esclude rischi ambientali per la città
Scafati, smaltimento fanghi: ok dalla Regione

Fanghi al depuratore Gori di Scafati in via delle Industrie, la Regione Campania e Gori accelerano per l’inizio delle attività. Negli ultimi giorni palazzo Santa Lucia ha firmato un decreto ad hoc per chiarire i rischi ambientali sulla zona, ma le polemiche sul caso da parte dell’opposizione consiliare scafatese non si placano.

Dalla Costiera sorrentina in arrivo 10 tonnellate di fanghi al giorno

La Regione Campania ha definito con Gori le condizioni ambientali necessarie per dare il via al trasporto di fanghi dalla Costiera sorrentina con capacità complessiva superiore a 10 tonnellate al giorno, firmando così un passo importante per la realizzazione del progetto. La notizia rimbalza in città da ormai qualche mese e ha attivato la stessa amministrazione comunale del sindaco Pasquale Aliberti che attraverso conferenza dei servizi e sopralluoghi specifici ha iniziato un azione di controllo sulla vicenda. A preoccupare la comunità infatti il rischio di ricadute ambientale nell’area di contrada Cappelle, già storicamente colpito da fenomeni maleodoranti dovute ad attività industriale o sversamenti illeciti.

L’impegno della Gori

Dal documento approvato in Regione si può comprendere come Gori si impegni alla salvaguardia di una serie di aspetti, predisponendo campagne di misurazione delle emissioni rumorose ed odorigene, oltre che la realizzazione di una serie di opere di verde pubblico, richieste d’obbligo a carico del futuro appaltatore essendo elemento premiante in fase di gara. Ad aumentare la sostenibilità anche l’ottimizzazione energetica, che si compirà attraverso lo sfruttamento dei biogas prodotti dalla digestione anaerobica dei fanghi e la realizzazione di quattro impianti fotovoltaici. Una serie di iniziative quindi volte alla riqualificazione dell’area, che vedrà come sancito dal comune di Scafati anche la costruzione futura di una rotonda all’incrocio di via delle Industrie con via Sant’Antonio Abate, con la progettazione incaricata a Gori.

Salvati: «mantenere alta l’attenzione»

Le ultime novità non placano però i dubbi e la rabbia dell’ex sindaco e ora consigliere comunale Cristoforo Salvati, che ha voluto chiarire alcuni passaggi della vicenda. «Ormai è sempre più ufficiale l’arrivo di minimo 200 compattatori l’anno verso il territorio di Scafati, bisogna mantenere alta l’attenzione perché c’è un rischio ambientale da monitorare con attenzione – ha detto -. Il mio pensiero va all’area Pip che la mia amministrazione comunale ha riavviato dopo anni di abbandono. Bisogna tutelare il progetto rendendolo appetibile per gli investitori, che saranno sicuramente lontani da un’area con problemi ambientali oltre che di traffico». E sulla questione mobilità poco conta l’attivazione di Gori, Salvati è chiaro: «Il finanziamento della progettazione non porterà alla costruzione dell’opera automaticamente. Si dovrà provvedere ad aspetti come gli espropri che allungheranno di molto i tempi di intervento».

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