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Salerno, vandali al Santuario del Montestella: sradicati i ponteggi

Il sindaco Napoli: «Un atto scellerato di ignobili delinquenti»
Salerno, vandali al Santuario del Montestella: sradicati i ponteggi

SALERNO – Un atto “scellerato” ad opera di “ignobili delinquenti”. Queste le parole utilizzate dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, per descrivere l’atto vandalico che ha interessato il Santuario del Montestella, nella frazione Ogliara. Ieri sera il sindaco di Salerno si è recato nella frazione dove ha incontrato il parroco don Antonio Zolferino e i fedeli della parrocchia Santa Maria e San Nicola di Ogliara, scossi per quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì quando ignoti hanno sradicato i ponteggi installati per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione della struttura.

Il sindaco Napoli ha incontrato il parroco e i fedeli ad Ogliara

«Ho voluto incontrare il parroco e i fedeli – spiega Napoli – per testimoniare loro la mia vicinanza e solidarietà dopo questi recenti episodi vandalici. Parlerò con il prefetto e il questore per intensificare i controlli nel quartiere e come Amministrazione comunale, per quel che ci riguarda, faremo quanto possibile per far ultimare i lavori e donare serenità a questa bella comunità».

La rabbia di don Antonio Zolferino

Anche don Antonio Zolferino, arrivato al Santuario accompagnato dal direttore del cantiere Gerardo De Martino, è rimasto sconvolto nel vedere ciò che si mostrava ai suoi occhi: «Mi è pianto il cuore nel vedere ciò che era stato fatto: il mio cuore si è spezzato pensando che c’è gente capace di agire in questo modo. A causa di poche pecore nere vengono distrutte cose che appartengono al popolo, alla comunità di Ogliara. In tutti noi c’è comunque la speranza di andare avanti e di combattere ancora». I lavori di ristrutturazione del Santuario, ricostruito nel 1974, erano iniziati dopo la festa patronale della Madonna della Stella, celebrata il 10 settembre, come ha spiegato il direttore di cantiere: «I lavori erano necessari per ridare una nuova dignità alla struttura: erano previsti il rifacimento delle facciate, interventi sulla pavimentazione della navata e la messa in sicurezza del campanile. Don Antonio era riuscito ad avere dei fondi regionali che ora sono a rischio in quanto l’erogazione è legata alla chiusura dei lavori entro fine anno. Ci sentiamo demoralizzati per ciò che è accaduto:questi lavori volevano essere un segnale di rinascita ». Il sacerdote ha chiesto una maggiore vicinanza: «Ci vorrebbe più sicurezza per questa zona, perché veramente siamo allo sbando. Ci vorrebbero dei centri di aggregazione per i giovani. Sto cercando di riattivare il campetto parrocchiale, ma non abbiamo la capacità economica per poterlo fare. Ogliara sta morendo».

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