SALERNO – Liste d’attesa per esami e visite mediche: scatta il blitz dei carabinieri. Verifiche anche a Salerno. Nei mesi di luglio ed agosto, i militari dei Nuclei antisofisticazione e sanità (Nas), di concerto con il ministero della Salute, hanno effettuato un’intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, al fine di verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, afferenti al Servizio sanitario pubblico.
Il blitz su tutto il territorio nazionale
Le ispezioni sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie, compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nonché presso le strutture private accreditate, con la finalità di accertare il rispetto dei criteri previsti dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa (Pngla), stilati per assicurare un corretto accesso alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario pubblico ed uniformare un’equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini.
Denunciati medici ed infermieri
Sono stati effettuati accessi presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il Sistema sanitario nazionale (Ssn), analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici. Gli accertamenti dei Nas hanno consentito di individuare condotte penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all’autorità giudiziaria di 26 tra medici e infermieri, ritenuti responsabili di reati di falsita’ ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio.
Le verifiche nel Salernitano
Nello specifico a Salerno a seguito degli accertamenti svolti presso due distretti sanitari delle Asl è stato riscontrato il mancato rispetto: dei tempi di attesa, secondo la priorità assegnata dal medico di medicina generale; della corretta procedura da adottare nel comunicare la sospensione delle agende, secondo le indicazioni regionali.