Peste suina al via i ristori. L’annuncio è stato dato da Nicola Caputo assessore regionale all’agricoltura a margine della riunione che ha tenuto con il Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana Vincenzo Caputo sull’emergenza in corso in alcune aree della provincia di Salerno. l’assessore infatti ha detto: «Partiranno da subito i ristori per le aziende suinicole che si trovano nelle aree infette che macelleranno i suini per autoconsumo. Accantonate anche le risorse per le aziende commerciali».
Il percorso per ottenere i rimborsi
L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania ha predisposto un vero e proprio percorso per cercare di ristorare tutte quelle aziende, anche familiari, colpite dalla peste suina. Il percorso prevede: censimento delle aziende zootecniche, del numero degli animali e del loro stato sanitario; depopolamento delle aziende familiari e commerciali nella zona rossa soggetta a restrizioni; inizio della campagna di depopolamento partendo dalle aree periferiche fino a arrivare al centro del focolaio; intensificazione della ricerca dei suini selvatici (cinghiali) per la reale quantizzazione del focolaio.
La soddisfazione della Cia Campania
Soddisfatti dell’avvio dei percorsi per arrivare a elargire i ristori è la Cia Campania con il presidente Raffaele Amore che ha affermato: «Abbiamo apprezzato la completezza dell’impostazione data dall’assessore Caputo sui ristori alle aziende suinicole commerciali e anche alle aziende familiari, un modello di economia rurale che ha una forte radice nell’entroterra campano». Il numero uno della confederazione degli agricoltori ha aggiunto: «Ora ci attendiamo che seguano i fatti con il rispetto della tempistica nei tempi di intervento per eradicare la Psa che come sappiamo è molto insidiosa e va battuta sul tempo, con l’utilizzo di tutti i selettori e della logistica dell’Esercito italiano e che alla stessa velocità possano viaggiare i ristori per gli allevatori assolutamente incolpevoli, colpiti da questa piaga che viene da molto lontano».
I Comuni che rientrano nella zona rossa
L’allarme per la diffusione della peste suina africana si è diffuso dopo che sono stati rinvenuti nelle scorse settimane cinque cinghiali, morti, nei boschi di Cerreta Cognole a Montesano sulla Marcellana. Analizzati si è scoperto che erano affetti da peste suina africana, così come quelli che sono stati rinvenuti qualche giorno dopo a Sanza. Da qui è scattata l’istituzione della “zona rossa” che ha coinvolto ben 17 Comuni: Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Castelle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo.