LA CURIOSITA'
Sono arrivati i granchi blu
Preziosi in Asia, da noi rischiano di alterare l’ecosistema marino
Sono molto voraci e mangiano pesci autoctoni e altri granchi. Non sono certamente un problema per l’essere umano, ma lo sono per la biodiversità marina.
Il Callinectes sapidus è un crostaceo che ha iniziato a invadere le coste italiane, dall’Adriatico in giù, da qualche tempo. Se all’inizio i pescatori li ributtavano in mare, ultimamente stanno arrivando nei mercati ittici, mentre alcune start up cercano di trasformare un problema in occasione di business.
Il motivo è semplice:
- il granchio blu è una prelibatezza nei mercati e per le cucine asiatiche e dell’America Latina, il quale raggiunge un prezzo che può toccare anche i 150 euro al chilo;
- questa specie di granchio ha un forte spirito predatorio, di conseguenza rischia di alterare l’ecosistema delle aree in cui si sta diffondendo.
Un primo avvistamento nel Mediterraneo risale al 1947, ma ora la situazione sta cambiando e si sta evolvendo velocemente. Molto probabilmente la colpa è da ricercarsi nel riscaldamento delle acque.
Fatto sta che, soprattutto nella zona adriatica, è possibile con poco poter acquistare e degustare questo granchio con bellissime sfumature blu e di grandi dimensioni.
Originario dell’area marina del Sud America, il granchio reale blu è consumato in tanti modi diversi. Bollito, al vapore ed anche grigliato: dal sapore dolce (pare che assomigli a quello dell’astice), la sua polpa può essere utilizzata per creare ottime polpette o insaporire un sughetto.