ALIMENTAZIONE E SALUTE
La prima digestione avviene in bocca
L'approfondimento a cura del dottor Enrico Lettera
di Mariapia Mercurio
“Prima digestio fit in ore” ammoniva in latino la Scuola Medica Salernitana con una locuzione che tradotta significa “la prima digestione avviene in bocca” e che altro non è che un invito ad assumere cibo con calma e a dedicare il tempo necessario all’alimentazione. Mangiare in fretta senza masticare bene i cibi, infatti, può causare problemi digestivi, che si manifestano in genere con dolore, bruciore di stomaco, senso di pesantezza e gonfiore. D’altronde si sa, stili di vita scorretti determinano una maggior difficoltà per lo stomaco, ne sono un esempio, insieme ad una masticazione insufficiente, l’abitudine a mangiare in maniera frettolosa, fare dei pasti abbondanti e sdraiarsi dopo aver mangiato. È, dunque, importante verificare l’efficacia della nostra masticazione, che i nostri denti siano in salute ed abbiano una corretta occlusione.
Ma partiamo dal principio, come avviene la masticazione?
La funzione masticatoria – spiega il dottor Enrico Lettera, odontoiatra – si realizza in tre fasi. La prima consiste nella prensione ed incisione del cibo: in altre parole, afferriamo e incidiamo il cibo che viene così introdotto nella cavità orale. Segue poi la masticazione vera e propria, ovvero la triturazione del cibo con la formazione del bolo e, infine, la deglutizione.
Ci spieghi meglio il meccanismo.
Nella prima fase di incisione – spiega il dott. Lettera - la mandibola viene in avanti in modo che gli incisivi superiori ed inferiori possano afferrare il cibo ed introdurlo nel cavo orale. A questo punto intervengono i molari che hanno una forma tale da permettere la triturazione del cibo; sono, infatti, dotati di cuspidi e solchi e svolgono una funzione paragonabile a quella del mortaio e pestello. Eseguita la masticazione - fase per cui sono necessari dai 40 ai 60 atti masticatori - il cibo è pronto per essere deglutito. La deglutizione è un atto in cui intervengono contemporaneamente molti muscoli con l’obiettivo di chiudere momentaneamente il passaggio nelle vie aeree e spingere il bolo verso l’orofaringe e quindi nell’esofago fino allo stomaco dove avviene la digestione.
E la saliva a cosa serve?
La saliva svolge tre funzioni: digestiva, emolliente e protettiva. Contribuisce, nella fase iniziale della digestione, sia dal punto di vista meccanico che enzimatico. Infatti, trasforma il cibo in un impasto - il bolo – che può attraversare faringe ed esofago senza creare danni per la presenza di frammenti grandi o appuntiti. Inoltre, contiene l’amilasi e la lipasi che scindono parzialmente gli amidi e i lipidi e danno inizio alla digestione che verrà completata nello stomaco. Grazie poi alla presenza della mucina – proteina ad azione lubrificante – crea uno strato protettivo nel cavo orale, rendendo più facile emettere suoni ed articolare parole. Contiene, infine, le IgA, immunoglobuline in grado di svolgere un’azione antibatterica e difensiva sia a favore dei denti che delle mucose.
Bere acqua è importante, ma durante i pasti?
Per avere una bocca sempre ben idratata dalla saliva – risponde il dott. Lettera - è importante bere molta acqua durante il giorno. È consigliabile bere sia al mattino che prima e due ore dopo i pasti. Durante i pasti, invece, non bisogna esagerare per evitare di diluire i succhi gastrici. Nel nostro stomaco, quando mangiamo, agisce il succo gastrico con un elevato grado di acidità. Pertanto, se beviamo molta acqua, diminuisce la sua concentrazione e rende inefficace la funzione digestiva. Masticare bene e a lungo è fondamentale. Basti pensare che la carne necessita anche di 24 ore per essere digerita, è dunque necessario masticarla più di 40 volte per ottenere una poltiglia morbida. La masticazione lenta permette di triturare meglio i cibi, aumenta la secrezione di saliva - che agevola il successivo lavoro dello stomaco - e aiuta anche a controllare il peso, dal momento che procura un senso di appagamento e sazietà che permette di ridurre la quantità di cibo.
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