LA RICETTA

La patata Ricciona

Farcita in forno, per gustarla al meglio

Basterebbe citare gli gnocchi ed il gateau per comprendere quale ruolo principe abbia avuto nella cucina tradizionale campana la patata. Se poi ad un nome tanto generico si unisce quello della varietà Ricciona di Napoli, il gioco identitario è fatto. Presente in maniera fitta - fino agli anni Cinquanta - in molte aree agricole della regione, in particolare nell'Agro Nocerino Sarnese, oggi è una varietà che si cerca di valorizzare.

La polpa color crema, una buccia gialla per tuberi particolarmente rotondeggianti: ecco le sue caratteristiche. I suoi numerosi "occhi" la rendono forse poco appetibile a livello industriale, più difficile da far accettare a chi è abituato alle lisce ed ibride patate della grande distribuzione, ma la loro versatilità in cucina ed il gusto di carattere sono indubbie.

Tanto che nel 2012, grazie all'impegno della OP Campania Patate, la Ricciona è stata la prima patata ad essere iscritta nel Registro Nazionale delle varietà da conservazione. Un progetto importante in nome di una grande biodiversità che necessita di essere sostenuta.

Come preparare le patate farcite

Negli ultimi anni la forma ha preso il sopravvento sulla sostanza, o quasi. Sempre più spesso le patate vengono tagliate in modi originali, per dare un tocco più ricercato alla tavola.

Uno dei metodi più semplici e interessanti è senz’altro quello di tagliarle (dopo averle pelate) in verticale, lasciandole attaccate alla base. Ciò ci consente di farcirle nei modi più disparati, lasciandole quasi intere.

Una volta effettuati i tagli, le fettine di patate possono essere intervallate con formaggi, affettati oppure erbe aromatiche e salsa di pomodoro.

Nel caso in cui preferiate i formaggi sarebbe bene lasciar cuocere prima un po’ le patate e poi farcirle. In questo modo il formaggio non si brucerà.