GUSTO
Giornata internazionale della birra
Una bevanda antica, sempre moderna
Ogni primo venerdì di agosto in molti Paesi si festeggia la Giornata Internazionale della birra. Nata soltanto nel 2007, in California, la ricorrenza accende i riflettori su una bevanda antica, ma sempre più complessa e contemporanea.
Fino a un po’ di anni fa ci si limitava a distinguerle in bionde, rosse e scure, ma con il successo delle birre artigianali l’approccio è cominciato a cambiare.
Oggi ci sono sempre più degustatori professionisti di birra che guidano gli appassionati in un settore complesso per scelta di materie prime, di aromatizzazioni, di cotture, di stili.
Uno dei falsi miti in cui ancora si incorre è quello della temperatura. Quante volte abbiamo sentito dire: “vorrei una birra ghiacciata”? Troppe, considerando che non c’è nessuna bevanda che andrebbe bevuta ghiacciata o freddissima, sia perché il freddo addormenta le papille gustative che per una questione salutistica.
Ma ci sono altre convinzioni che continuano ad etichettarla come la compagna della pizza, mai come il possibile abbinamento per piatti più ricercati o per esperienze assolute. Le birre (il plurale è d’obbligo) meritano un po’ più di attenzione, assieme ai prezzi è bene che lievitino anche le consapevolezze dei consumatori.
Si comincia sempre dal porre delle domande (al venditore, al barman, al mastro birraio, al produttore), è il vero primo passo per cercare di fare chiarezza. Il secondo è cominciare a comprendere che ogni stile ha delle caratteristiche specifiche, le quali possono aiutarci a comprendere qual è il nostro preferito. Dal terzo passo in poi si aprirà un mondo di opzioni a cui hanno accesso soltanto i consumatori consapevoli.
Buona scoperta!