LA RICETTA
Gattò di patate
Perfetto per le gite fuori porta estive
Pare sia stato preparato per la prima volta nel 1768, in occasione del matrimonio tra l’arciduchessa Maria Carolina d’Asburgo e Ferdinando IV di Borbone. La cucina fu affidata ai monzù, termine derivante da monsieur, considerata l’influenza francese dei tempi. Si trattava dei capocuochi, che molto spesso non erano francesi. Ed anche il termine gattò è una trasposizione napoletana di gateau, che sta ad indicare le torte, sia dolci che salate. In questo caso, però, gattò è uno sformato di patate salato, ormai un grande classico in tutto lo Stivale.
Ingredienti
- patate a pasta gialla (un kg circa per uno stampo di 22 cm)
- mozzarella o scamorza
- salame napoletano
- prosciutto cotto f
- ormaggio grattugiato
- uova
- latte
- pangrattato olio evo, sale, pepe e noce moscata
- burro
Procedimento
Lessare le patate in acqua salata. Sbucciarle e schiacciarle con lo schiacciapatate. Lavorare l’impasto aggiungendo latte, uova (già sbattute), formaggio grattugiato, noce moscata, pepe.
Dopo averlo amalgamato bene mettere una parte dell'impasto in una teglia da forno precedentemente imburrata. Inserire salame, prosciutto e mozzarella a dadini e ricoprire con altro impasto.
Sulla superficie ricoprire con pangrattato, formaggio grattugiato e qualche fiocchetto di burro. Infornare a 180 gradi per circa quaranta minuti. Perfetto servito tiepido, ottimo anche freddo.