LA CURIOSITA'

Cresce l’agricoltura bio, ora tocca ai consumi

Presentato il Rapporto Bio in cifre 2023

Le superfici coltivate a biologico hanno raggiunto i 2.349.880 ettari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2021, portando l'incidenza della superficie agricola utilizzata nazionale al 18,7% (+1,3% sul 2021), che si conferma quindi la più elevata in UE.

Una crescita sostenuta e incoraggiante quella del biologico in Italia, lo confermano i dati del rapporto "Bio in cifre 2023" curato dal SINAB, il Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica, per il MASAF e presentate al convegno ISMEA "Appuntamento con il BIO".

Aumento significativo anche per il numero di operatori biologici che hanno toccato quota 92.799, di cui 82.627 è rappresentato da aziende agricole (+ 8,9% rispetto al 2021).

Le regioni più bio d’Italia

A livello regionale va segnalata l'esplosione del biologico in Toscana, che con 35,8% è diventata la prima regione come incidenza di SAU bio, seguita da Calabria, Sicilia, Marche, Basilicata e Lazio. Sono le prime 6 regioni ad aver superato l'obiettivo del 25% contenuto nelle strategie europee.

Anche la zootecnia biologica ha evidenziato valori di crescita importanti: +22,5% per gli alveari, 10,5% per i caprini, 9,7% per gli ovini e 8,2% per i bovini.

La criticità resta in una domanda interna che, nel 2022, ha registrato un incremento modesto del +0,5% rispetto l'anno precedente. Da segnalare però un calo dei volumi, considerando che l'aumento generalizzato dei prezzi a causa dell'inflazione ha determinato la riduzione della capacità di spesa delle famiglie.

«L'Italia crede nel bio e consolida la propria leadership in Europa - ha affermato il sottosegretario di Stato al Masaf, Luigi D'Eramo -. Lo confermano le cifre del rapporto. Grazie alla significativa crescita registrata nel 2022, le superfici coltivate a biologico rappresentano quasi il 19% del totale della superficie agricola utilizzabile. Un risultato che proietta il nostro Paese a raggiungere il target del 25% fissato dalla Strategia Farm to Fork in anticipo rispetto al 2030. Aumenta anche il numero degli operatori, che avranno nel Piano nazionale per la produzione biologica uno strumento importante per supportare lo sviluppo del settore. Positivo l'interesse dimostrato nel canale Ho.re.ca., in particolare le prospettive nel mondo della ristorazione, l'obiettivo nei prossimi mesi sarà un rilancio dei consumi domestici. Aver presentato il rapporto a L'Aquila – ha concluso il sottosegretario Masaf - ha offerto l'occasione per evidenziare il contributo che il biologico può offrire anche allo sviluppo sostenibile delle aree interne».